
L'Alluvione del '66.
Il mio negozio era aperto da poco e ancora poco conosciuto, quindi avevo spesso intere giornate di scarsa attività, così pensai di impiegare questi 'tempi morti' per esercitarmi nella scrittura. Inizialmente qualche 'citazione famosa' o qualche poesia, ma poi mi venne in mente di tentare con la Divina Commedia. Scelto un formato adeguato (un foglio A4 piegato a metà) e il tipo di carta (pergamenata da 80gr), iniziai l'impresa.
Nei primi tentativi intesi scrivere su fronte e retro di ciascuna facciata, ma l'effetto non era piacevole: lo scritto sul retro raspariva e non era un bell'effetto. Così decisi di usare su un solo lato di ciasuna pagina. Ovviamente dovetti fare i conti con l'impaginazione e preparai un certo numero di quinterne (5 fogli A4 piegati a metà per darmi 10 facciate per le scrittura).
Accade che spesso s'inizia un progetto con enorme entusiasmo, considerando poco quanto in realtà sia impegnativo. Trascrivere l'Inferno' fu
un'impresa relativamente leggera... ma conquistare la cima del 'Paradiso'... fu una bella faticata!
Un'anno di lavoro (anche se non continuativo)
Per la duplicazione dell'originale, da poter mettere in vendita, mi orientai sulle fotocopie, ma pensai che quel tipo di soluzione non avrebbe
retto alla prova del tempo. Così grazie a un amico esperto di riproduzioni artistiche, Giovanni Landi, impiegai un particolare processo di stampa
serigrafica: pregiata e durevole nel tempo.
Infine, la rilegatura. Per questa mi avvalsi dell'opera artigianale di un bravissimo legatore fiorentino, Iandelli, purtroppo venuto a mancare nel frattempo. Il risultato finale lo si può vedere nelle immagini che seguono: copertine in cuoio eseguite con estrema perizia! Ammetto che, a riveder ora la qualità della mia scrittura era proprio 'da inizi', ma del resto era tutto nato 'per esercizio'...
(Cliccare su un immagine per ingrandirla):
M° Placido Domingo
Inizialmente avevo previsto una tiratura di 300 copie numerate, ma in realtà ne feci stampare solo 100 e rilegare una dozzina.
L'elegante cofanetto con i tre volumi venne messo in vendita e acquistato da un limitato numero di clienti.
Un esemplare lo donai all'allora Presidente dell'Istituto Universitario Europeo, Prof. Mèny, e un'altro al famosissimo tenore
Placido Domingo, incontrato in occasione di una sua interpretazione di 'Macbeth' al teatro dell'opera di Valencia, Spagna.
Il dono fu particolarmente gradito anche dalla moglie del tenore, che da giovane aveva studiato italiano a Siena e proprio sulla Divina Commedia.
Mi è stato detto che il cofanetto si trova ora nella residenza dei Domingo a New York. Una bella soddisfazione personale!
Roberto Ciabani, un noto pittore e disegnatore fiorentino, mi donò una serie, anch'essa numerata, di tre litografie (Inferno, Purgatorio e Paradiso) da abbinare a ciascun volume. Una combinazione particolarmente felice! Una delle litografia si intravede, in basso a sinistra, nella prima foto. Commercialmente non fu un grande successo, anche perché il prezzo, solo considerando le spese di riproduzione e di legatura, non era economico. I possessori di questa pregiata opera hanno un motivo in più per essere contenti del loro acquisto: una rarità ancora maggiore!